Il sondino



Il sondino nasale per Nutrizione Enterale non deve essere confuso con le sonde analoghe che si usano in chirurgia.
Quelle sonde sono molto grandi e rigide in quanto vengono utilizzate per aspirare lo stomaco per vuotarlo del suo contenuto. Le sonde che si usano per la nutrizione invece servono per introdurre gli alimeti ed i liquidi, sono piccole e morbide. Una volta introdotte nel naso il paziente ne avverte la presenza per qualche minuto, ma poi il corpo si abitua alla presenza del sondino coì come accade in altre situazioni simili (p.e. il posizionamento di una dentiera o l'indossare orecchini pesanti). A differenza delle sonde chirurgiche che devono essere sostituite ogni 2 settimane, le sonde per nutrizione artificiale possono restare in posizione per anni senza alcun rischio per il paziente.


Paziente con sondino ed apparecchio dentario

che è sicuramente più fastidioso del sondino



Il posizionamento della sonda è semplice e non comporta alcun dolore. In genere, per evitare che si possa sfilare, la sonda viene fissata con una briglia nasale, un sondino ancora più piccolo che entra da una narice ed esce dall'altra, che viene legata la sondino. Se la sonda viene sottoposta ad una trazione la presenza della briglia impedisce la fuoriscita del sondino. Se il paziente tenta di estrarla non si causa alcun male, ma la sonda non può essere estratta se non si taglia con una forbice la briglia.
L'uso del sondino richiede un corso di preparazione che è sempre necessario in quanto la sonda sottile tende ad occludersi se non viene utilizzata nel modo corretto.
Il sondino nasale è ancora oggi la via più semplice per nutrire i pazienti e anche la via più utilizzata, ma nella maggior parte dei casi sarebbe meglio l'uso di una gastrostomia, detta anche PEG, in quanto è un tubo di calibro maggiore, più comodo per l'infusione delle soluzioni nutrizionali e per la medicine. La PEG richiede però che il paziente venga sottoposto ad una gastroscopia, che in genere viene fatta per via nasale.