Le complicanze della Nutrizione Artificiale



Abbiamo visto come la Nutrizione Artificiale può essere fatta per via parenterale, le soluzioni nutrizionali direttamente nel sangue e questo è molto comodo per il paziente in quanto l'intestino viene completamente bypassato, l'intestino potrebbe non esserci per niente e noi però possiamo nutrire il paziente lo stesso.
Questa cosa è molto utile ed efficace, ma purtroppo la Nutrizione Parenterale espone al rischio delle contaminazioni delle soluzioni nutrizionali per cui alla fine si finisce di infondere microbi al paziente. Il paziente d'improvviso inizia a presentare brividi scuotenti e la febbre sale altissima.
Oggi c'è un consenso di tutti i centri di nutrizione artificiale a fare la Nutrizione Parenterale solo quando non se ne possa fare a meno.
Quando si è costretti a nutrire il paziente per via parenterale le complicanze, purtroppo sono all'ordine del giorno:

- complicanze settiche, dovute, come abbiamo visto alla contaminazione delle soluzioni nutrizionali, ma anche ad infezioni del punto di penetrazione del catetere nutrizionale.
- complicanze tecniche, dovute all'introduzione della via nutrizionale che è sempre un catetere che viene posto in una vena profonda.
- complicanze metaboliche, dovute al fatto che introdurre gli alimenti direttamente in vena espone il paziente a iperglicemie e squilibri metabolici di vario tipo.

La Nutrizione Enterale, la tecnica di gran lunga più diffusa, invece non comporta alcun rischio di alcun genere a patto di seguire una serie di semplici precauzioni che vengono insegnate ai pazienti o ai parenti che li assistono.
Se non si fanno le cose nel modo appropriato, le complicanze esistono anche per la nutrizione enterale:

- se non si sorveglia accuratamente lo stato di nutrizione del paziente, c'è il rischio che il paziente dimagrisca o che ingrassi troppo. Noi vi insegniamo a pesare regolarmente i pazienti con una tecnica semplice applicabile anche ai pazienti allettati.
- se non si pulisce regolarmente l'intestino del paziente, c'è il rischio che l'intestino non riceva bene le soluzioni nutrizionali e che il paziente presenti diarrea e vomito.
- se il paziente è, diabetico bisogna sorvegliare la glicemia e mettere in opera degli schemi standard per l’infusione d’insulina.
- se il paziente ha patologie particolari bisogna mettere in opera una serie di tecniche che però sono note solo ai centri specialistici di nutrizione artificiale.


Paziente prima e dopo Nutrizione Artificiale